Relazioni di coppia: l’happy ending esiste davvero?

Relazioni di coppia: l’happy ending esiste davvero?


Con il termine coppia si intende una relazione interpersonale che intercorre tra due individui e che comporta un certo grado di coinvolgimento, intimità emotiva, mentale ed erotica.
Ogni relazione di coppia inizia con un incontro durante il quale vi è una conoscenza, un’affinità reciproca con l’idea che l’altro soggetto possa rappresentare qualcuno con il quale condividere i propri pensieri, sentimenti ed emozioni.
L’innamoramento è un’esperienza unica caratterizzata da un impegno reciproco delle parti nel voler soddisfare completamente i bisogni e le esigenze dell’altro.
Fondamentale per la relazione è la costruzione di un’identità di coppia in cui ognuno deve cercare di mantenere la propria individualità evitando di idealizzare il partner ponendolo al centro della propria esistenza, in modo da non rinunciare a se stessi. L’assenza di elementi stabili che possano definire l’identità di coppia può comportare una mancanza di equilibrio nella relazione e di conseguenza una crisi di coppia.
La terapia di coppia è fortemente indicata per permettere ai due partner di ritrovare dentro se stessi le strategie più idonee per agire nella realtà interna ed esterna, con l’obiettivo di imparare a gestire conflitti presenti e futuri e approfondire traumi che spesso rimangono inespressi e quindi irrisolti e che possono influenzare la serenità della coppia.

“Non ti sopporto più”: come riconoscere segni e sintomi della crisi di coppia

Riconoscere i segnali di una crisi nel rapporto di coppia non è poi così semplice, alcune volte passano anni prima di rendersi conto che non esiste più quella serenità relazionale che caratterizzava il rapporto in precedenza.
L’assenza di litigi non significa che le cose vadano realmente bene.Probabilmente la relazione non si caratterizza per discussioni violente, tuttavia se le lamentele e le critiche sono ciò che definiscono i momenti condivisi, è giunto il tempo di affrontare insieme le ostilità accumulate negli anni.
Sentirsi soli anche quando si è insieme, disprezzare ogni caratteristica dell’altro, trascorrere il tempo solo per svolgere le mansioni pratiche del matrimonio, come pagare le bollette, fare la spesa, sono aspetti che rendono il rapporto come privo di quelle qualità profonde che potevano definirlo come una reale “relazione d’amore”. Le attività della vita quotidiana sono fattori che riguardano la coppia, ma non caratterizzano l’identità della relazione, che invece dovrebbe raggruppare diversi aspetti quali l’affetto, l’attrazione, la complicità emotiva e mentale e non solo “affari pratici”.
La complicità in una coppia si può notare nella ricerca fisica e visiva dell’altro: quando la ricerca di contatto inizia a diminuire, può essere un sintomo di un risentimento nascosto che necessita di essere affrontato insieme.
L’intimità è un aspetto fondamentale nelle relazioni di coppia. Secondo la “teoria dei mille giorni” dal momento in cui ci si innamora avvengono dei cambiamenti nelle dimensioni chimiche, fisiologiche, ed ormonali: l’ossitocina induce un sentimento di maggior legame ed affinità con il partner e di conseguenza un nuovo desiderio di fare l’amore. Durante i mille giorni passati insieme i livelli ormonali si modificano e dall’apice si normalizzano, diventando compatibili con il decorso fisiologico della storia. Alla fine dei mille giorni però non finisce l’amore, né la passione, perché subentra la crescita dell’amore vero. Così l’attrazione non diventa l’elemento caratterizzante la relazione, ma lo sguardo della coppia è volto verso una progettualità futura e questo fa si che il rapporto mantenga una stabilità e un’unione.

Le cose di te che non tollero: come prevenire una crisi

Tutte le coppie, anche quelle più stabili, possono subire uno stallo nella loro relazione. I motivi di questa situazione possono essere diversi, ma spesso i comportamenti adottati possono risultare “fastidiosi” al partner e ciò può causare malcontento. Prendere delle decisioni per entrambi può fare sentire l’interlocutore come incapace di esprimere le proprie opinioni, soprattutto se viene poi accusato di non prendere mai l’iniziativa. È bene chiedere il parere dell’altra persona, cercando di dare spazio alla sua voce e ai suoi pensieri.
Uscire insieme, condividere alcune passioni, sono elementi che permettono di dare leggerezza alla relazione, in modo da evadere dai problemi della vita di tutti i giorni, insieme al proprio partner, rafforzando così la complicità della coppia.
La fiducia è uno degli elementi fondanti un sano ed equilibrato rapporto di coppia: la possessività, la mania di controllo, l’invasione degli spazi dell’altro non fa altro che soffocare il sentimento. È bene condividere le proprie perplessità con l’altra persona, dandogli l’opportunità di esprimersi, con un semplice confronto efficace si possono risolvere problematiche che influenzano negativamente l’atteggiamento verso il proprio partner.
A tal proposito la comunicazione è un aspetto molto importante: come detto in precedenza, è bene confrontarsi con l’altra persona, sia su questioni che riguardano la vita di coppia, ma anche su elementi che non riguardano direttamente la relazione. Non condividere aspetti importanti della propria vita, lasciar correre, imparare a non dire o non fare qualcosa che urta il partner, crea una sensazione di assenza di libertà che produce risentimento, tutti elementi di un malessere che si alimenta nel tempo.
Come ultimo aspetto, ma non meno importante, in una relazione è fondamentale mantenere sempre accesa la scintilla, spesso quando la storia si consolida e diventa routinaria, bisogna sforzarsi ad alimentare la passione.

Terapia di coppia: una soluzione utile?

Ogni coppia è ben diversa dalle altre, e porta con sé un ideale di amore differente. Nel tempo il rapporto inevitabilmente si modifica, così come le esigenze e i bisogni reciproci. Questi cambiamenti possono provocare incomprensioni e inevitabilmente conflitti, che se non condotti correttamente, rischiano di creare vere e proprie rotture. Se tali stalli relazionali non riescono ad essere gestiti dai diretti interessati è bene rivolgersi ad un terapeuta di coppia, che sia in grado di riattivare i meccanismi comunicativi necessari a confrontarsi, il tutto per lavorare sugli elementi che minacciano la serenità della coppia.
La terapia di coppia ha come obiettivo quello di aiutare entrambi i partner ad individuare e affrontare i propri conflitti, partendo dalla conoscenza di se stessi e della propria identità di coppia, cercando di superare la crisi e recuperare l’intesa persa, così da vivere la relazione in modo più soddisfacente, con una nuova consapevolezza. Durante la prima seduta la coppia racconterà le ragioni che l’hanno spinta a rivolgersi a uno specialista e le aspettative di ognuno dei due rispetto alla terapia di coppia stessa. La durata di una terapia può essere variabile e legata alle problematiche individuali e di coppia.
Fondamentale è l’alleanza terapeutica, un rapporto aperto ed empatico tra i membri della coppia nel percorso di cura, basato sulla reciproca fiducia e costruita per obiettivi e passi progressivi.
Con l’aiuto del terapeuta la coppia deve provare ad acquisire nuovi modi di relazionarsi verso se stessi e verso l’altro, il tutto con uno sguardo volto verso il benessere della coppia e dopo aver analizzato con cura la natura delle principali problematiche.
Per rendere realmente efficace una terapia di coppia, entrambi i membri coinvolti devono essere motivati a compiere un lavoro sia su se stessi che sulla relazione.
Nella terapia è importante considerare oltre alla coppia anche il singolo individuo, perché la propria storia personale e familiare può riflettere le dinamiche caratteristiche della coppia stessa. Durante il colloquio terapeutico vengono valorizzate le risorse di ogni partner e partendo da queste qualità vengono proposti nuovi sistemi comunicativi e nuove strategie per affrontare e gestire in modo equilibrato e non conflittuale il rapporto di coppia.
Se da questo percorso la coppia dovesse rendersi conto che il modo più adeguato per raggiungere la serenità dovesse essere quello di separarsi, il terapeuta ha l’obiettivo di evitare una separazione traumatica e conflittuale.

Conclusione

La terapia di coppia è pertanto un’ottima risorsa per quelle relazioni che si trovano in una situazione di stallo, in cui se da una parte non si ha la capacità di gestire autonomamente le problematiche di coppia, dall’altra vi è una forte motivazione nel riacquisire la serenità relazionale ormai persa.
La personalità individuale si caratterizza per i propri valori, sentimenti, pensieri, tutti aspetti che si possono rivelare nel nostro comportamento manifesto. È importante lavorare sui propri difetti se possono influenzare negativamente l’equilibrio della relazione, ma è altrettanto importante non perdere la propria individualità. L’amore si basa sull’accogliere l’altra persona, con le sue caratteristiche e peculiarità, senza modificare la sua reale essenza con continue richieste di cambiamenti.

Riferimenti bibliografici

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  • Gottman J., Schwartz Gottman J. (2017) Dieci principi per una terapia di coppia efficace. Cortina Editore

Dr.ssa Passoni Flavia Ilaria
Dr.ssa De Luca Alice, psicologa